Yom Hashoah a Verona – Memorie di Comunità

 In Notizie Comunità
Verona 5 maggio
Sinagoga gremita ed atmosfera emozionante e raccolta per l’evento organizzato da Zohar Cornaldi e Paola Coppi per la Comunità Ebraica di Verona al quale hanno aderito la sezione locale della ADEI-WIZO , L’Associazione Figli Della Shoah e l’Istituto Pitigliani di Roma.
L’evento nasce dall’adesione al progetto   “Memorie di Famiglia”, portato avanti dall’istituto Pitigliani di Roma dal 2012.
Lo scopo di questo progetto è il trasferimento della memoria alle nuove generazioni, memoria che sembra fluire spontaneamente per merito di questo processo di partecipazione che unisce nonni, genitori e nipoti e che culmina nella lettura delle Memorie. Il vincolo di discendenza esistente tra autore/protagonista del documento e il giovane lettore carica il racconto di empatia e attribuisce nuova autenticità al vissuto.
Grazie alla lunga e attenta ricerca delle organizzatrici sono state raccolte le testimonianze di diversi membri della nostra Comunità (o persone legate alla Comunità)  e sono state lette  durante la cerimonia dai nipoti o parenti di coloro che subirono la deportazione.

Il nome completo del giorno che commemora le vittime ebree delle persecuzioni nazifasciste è “Yom Ha Shoà Ve-Ha Ghevurà”, letteralmente “Giorno (del ricordo) della Shoà e dell’eroismo”. Il termine ebraico Shoà si traduce con “disastro, tragedia, distruzione”. La Knesset – il Parlamento israeliano – durante la seduta del 12 aprile 1951 scelse la data del 27 di Nissan come giorno dedicato alla celebrazione ed al ricordo di questo evento.
In questo giorno (18 aprile 1943) iniziò l’eroica rivolta degli ebrei confinati nel Ghetto di Varsavia. Esso cade una settimana dopo la fine della festa di Pesach e una settimana prima di Yom Hazikarongiorno del ricordo dei soldati di Israele caduti in guerra –. Quest’ ultima ricorrenza è immediatamente seguita da Yom Haazmaut­ – festa dell’Indipendenza dello Stato d’Israele –.
La lettura delle testimonianze è stata intercalata da musiche eseguite da un duo di musicisti al  violino ed all’ arpa  magistralmente suonati dai giovani e talentuosi , Riccardo Alafaci e Laura Sartori. 
Alla potente voce del tenore Angel Arkatz Kaufman dobbiamo la toccante esecuzione ddi El Male Rachamim del  Kadish e infine dell’Hatikva.
Un giorno di riflessione e memoria che secondo le parole delle organizzatrici  “è stato più che un momento di commemorazione; è stato una testimonianza  tangibile della nostra determinazione collettiva nel preservare il ricordo delle nostre radici per le generazioni future. Ogni vostra storia ha dato voce alle storie sepolte nel passato, ha permesso ai ricordi di brillare di nuovo nel presente, e ha contribuito a costruire una rete ancora più solida di comprensione e conoscenza nella nostra comunità.”
L’intenzione è di raccogliere tutti i racconti e le testimonianze custodendoli con cura e rispetto nelle pagine di un libro che si spera di  pubblicare a breve.

 

 

 

 

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