Tisha B’Av

 In Dall'Ufficio Rabbinico

Da Rav Tomer Corinaldi

SHALOM CHAVERIM,

Nel trattato Berakhot del Talmud Yerushalmi si afferma che il Messia nascerà il giorno della distruzione del Tempio, cioè a Tisha B’Av. Questo concetto esprime la speranza e la visione ebraica secondo cui proprio dal dolore e dalla distruzione più profonda può emergere la redenzione. La redenzione può sorgere dalla sofferenza e dal dolore, e anche nei momenti più difficili c’è sempre una scintilla di luce e speranza per un futuro migliore.

Uno dei principi fondamentali è che il dolore e la sofferenza non sono solo punizioni o stati negativi da evitare, ma possono essere strumenti di crescita morale e spirituale e un motore per l’azione…

Attraverso le esperienze difficili, la persona attraversa un processo di purificazione e avvicinamento alla propria anima e a Dio. I digiuni stessi, come quelli del 17 di Tammuz, Tisha B’Av e altri stabiliti a seguito della distruzione del Tempio e di altre calamità, non servono solo a ricordare la perdita, ma anche a stimolare il popolo a un esame di coscienza e a un ritorno sincero a se stesso e alla fede.

Nel libro di Zaccaria (8:19) è scritto che i giorni di digiuno legati alla distruzione del Tempio si trasformeranno in giorni di gioia e festa: “Così parla il Signore degli eserciti: Il digiuno del quarto mese, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo diventeranno per la casa di Giuda gioia e allegria, festività felici; amate dunque la verità e la pace.” Questo suggerisce che il digiuno e il lutto siano in realtà preparazioni per una redenzione futura.

Si crede che il dolore e l’oscurità siano fasi di un processo che porta alla luce. Questo è particolarmente evidente nella transizione da Tisha B’Av a Tu B’Av: Tisha B’Av rappresenta il punto più basso della storia ebraica, con la distruzione del Tempio e le numerose calamità, mentre Tu B’Av, che cade circa una settimana dopo, simboleggia il rinnovamento, l’amore e la speranza. Secondo la tradizione, in futuro ci sarà una quarta festività, oltre alle tre Regalim: da Tisha B’Av a Tu B’Av.

Questo messaggio non è solo storico, ma ha rilevanza anche nelle situazioni personali e nazionali di ciascuno. La capacità di trovare significato e apprendere dalle situazioni di difficoltà e sofferenza, e vederle come opportunità di riparazione (Tikkun) e miglioramento, è un insegnamento fondamentale che ha accompagnato il popolo ebraico attraverso i secoli. Anche nei momenti più difficili, la fede ebraica insegna che la redenzione è sempre più vicina di quanto sembri, e che essa emergerà dal dolore e dalle sofferenze passate.

Quest’anno possiamo vedere diversi casi in Israele in cui le difficoltà e il lutto hanno portato a una grande crescita e azione. Se respiriamo questo principio e lo pratichiamo in eventi e momenti difficili, come il tempo in cui viviamo, ci aiuterà a superare e a diventare più forti.

Shabbat Shalom a tutti🇮🇱🙌

 

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