SORGENTE DI VITA – Ebraismo catalano, la luce del miracolo, 100 anni senza Kafka
Una comunità che viveva nel pieno del “barrio gotico”, il quartiere medievale, dove sorgeva il “call”, l’intrico di viuzze e piazze in cui gli ebrei erano costretti a risiedere, a pochi passi dalla cattedrale della Santa Croce e Santa Eulalia. Proprio con l’archivio storico della cattedrale, l’associazione ebraica Mozaika ha dato vita a un progetto per studiare migliaia di documenti medievali, molti dei quali raccontano il rapporto quotidiano con la minoranza ebraica, presentato con una recente mostra e con una piccola esposizione permanente. Il percorso prosegue in Carrer de l’Avenir, dove sorge la sinagoga moderna, fondata nel 1954, in piena epoca franchista, la prima a essere costruita in terra iberica dopo secoli, e a Mont-Juic, collina dalla quale si gode di una vista che abbraccia l’intera città, e dove sorgeva l’antico cimitero ebraico medievale, abbandonato e dimenticato dopo il tragico eccidio del 1391: un vero e proprio pogrom, che sancì la fine della comunità barcellonese oltre un secolo prima della cacciata dalla Spagna, avvenuta nel 1492.
Oggi la Comunità ebraica di Barcellona, insieme ad associazioni come Mozaika, Laba BNC, Toldot e l’Istituto di Studi Ebraici, tentano di recuperare quella memoria perduta, con eventi culturali, mostre, concerti che vogliono raccontare la cultura ebraica a una città che per seicento anni ne è stata priva.
Il servizio, dal titolo “Ritorno a Barcellona”, è di Alessandra Di Marco e Marco Di Porto.
La puntata prosegue con un racconto della scrittrice Lia Levi su Chanukkah, la “festa delle luci”, che dura otto giorni e quest’anno inizia il 25 dicembre. Ricorda un antico episodio della storia ebraica avvenuto oltre 2200 anni fa: la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo la rivolta vittoriosa contro i Greci. Il suggestivo racconto, “I miracoli non si ripetono”, narra una storia al tempo della Seconda Guerra Mondiale, uno dei momenti più bui della civiltà, in cui almeno i bambini volevano ancora credere nei miracoli.
Il servizio, dal titolo “I miracoli non si ripetono”, è di Alessandra Di Marco e Lia Tagliacozzo.
Si chiude con un’opera tratta dal racconto di Franz Kafka Nella colonia penale, su libretto in inglese di Rudy Wurlitzer e musicata dal grande compositore americano Philip Glass. Lo spettacolo è andato in scena al teatro Sant’Andrea di Pisa nell’ambito del festival di cultura ebraica Nessiah, diretto dal musicista e presidente della Comunità ebraica pisana Andrea Gottfried, che ha anche curato la direzione musicale dell’opera. Il festival, giunto alla 28esima edizione, quest’anno è stato interamente dedicato al grande scrittore praghese e alle sue radici ebraiche, in occasione del centenario della morte.
Il servizio, dal titolo “Cent’anni di Kafka”, è di Francesco Candilio e Vanessa Collini Sermoneta.
La puntata di Sorgente di vita va in onda su Rai Tre domenica 29 dicembre alle ore 7.00. Sarà replicata nelle serate di martedì 31 dicembre e mercoledì 1 gennaio all’1.10 circa, e lunedì 6 gennaio all’1.40 circa. Dopo la prima messa in onda, i servizi saranno visibili su Raiplay.