Principi di Rosh Hashana
Di Zohar Corinaldi
Rosh HaShana è un giorno di festa e di gioia. Dobbiamo essere felici con le nostre Famiglie e nella nostra Comunità e dobbiamo anche aprire le noste porte e il nostro cuore anche a chi è più nel bisogno: la vedova, l’orfano e lo straniero.
la Torah chiama questa festa “Yom Teruah” (Giorno del suono dello Shofar) e “Zichron Teruah” (ricordo del suono dello Shofar).
Rosh Hashana è anche chiamato “Yom Hazicaron”, cioè “Giorno della memoria”. Ciò simboleggia che Dio ricorda in questo giorno tutti i nostri atti per giudicarci, oltre a ricordare i meriti dei nostri Patriarchi per proteggerci nella Corte Divina.
Rosh Hashana segna l’inizio del nuovo anno. Il compleanno del mondo è un giorno di giudizio, Yom Hadin – e inizia un processo di 10 giorni fino allo Yom Kippur, il Giorno dell’Espiazione, la cui funzione è risvegliarci a Teshuva, all’introspezione, alla correzione. Secondo la tradizione, a Rosh Hashanah siamo scritti da Hashem e nello Yom Kippur siamo firmati. Nei dieci giorni intermedi – dieci giorni di Teshuva – correzione, dobbiamo aumentare in 3 cose: autocorrezione, preghiera e carità!
A differenza di altre feste ebraiche, Rosh Hashana ha due Yom Tov (giorni di festa), sia in Israele che nella diaspora.