Presentato a Verona il romanzo di Daniele Scalise
Martedì 20 Giugno nel Salone della Comunità Ebraica di Verona è stato presentato il romanzo di Daniele Scalise ” Un posto sotto questo cielo” edizione Longanesi.
Con Daniele Scalise ha dialogato chi scrive e Margherita Sciarretta, brava e nota attrice veronese, ha letto con alcuni brani tratti dal romanzo.
Daniele Scalise, giornalista e scrittore, nato a Roma nel 1952, ha cominciato la sua vita professionale come ricercatore sociale e traduttore, poi programmista regista in Rai per poi iniziare nel 1985 la carriera giornalistica. Corrispondente di guerra per l’agenzia Quotidiani Associati, ha pubblicato nel 1997 Il caso Mortara, la vera storia del bambino ebreo rapito dal Papa” (Mondadori) e “Cose dell’altro mondo, viaggio nell’Italia gay” (Zelig editore) nel 1996. Due gli ambiti su cui ha concentrato il proprio interesse: l’antisemitismo-antisionismo e l’omofobia.
Nel 2005 pubblica il libro-inchiesta “I soliti ebrei” (Mondadori), nel quale affronta un viaggio attraverso il pregiudizio antiebraico nell’Italia contemporanea .
Un posto sotto questo cielo edito la Longanesi è il suo primo romanzo.
Scalise ripropone la vicenda del piccolo Edgardo Mortara in forma romanzata offrendoci la possibilità di entrare, per la prima volta, nello spazio dei sentimenti e del dolore di una bambino strappato all’amore dei suoi genitori e del tormento senza fine della sua famiglia . Un punto di vista che la ricostruzione storica non potrebbe mai penetrare.
Lo stile della narrazione e la suddivisione dei capitoli richiamano i romanzi ottocenteschi e ci permettono di immergerci nell’atmosfera di una Bologna sotto il dominio del Papa Re.
I capitoli scandiscono la vicenda del piccolo ebreo bolognese che non aveva compiuto ancora i 7 anni, e che fu letteralmente strappato dalle braccia della madre Marianna per ordine di Papa Pio IX, in nome del fatto che una domestica cristiana, tale “Nina “al secolo Anna Morisi, lo aveva battezzato di nascosto. E’ il 23 giugno 1858.
L’approfondimento psicologico dedicato a tutti i personaggi della vicenda ci restituisce in modo vivido ed emozionante i pensieri, le paure, gli egoismi , la caparbietà e la vigliaccheria che si agitano nell’animo dei vari attori della terribile vicenda.
La figura della domestica , gretta , ladra ,promiscua ed ignorante che con la menzogna sogna di ottenere una vita migliore.
L’incredulità e lo strazio di Marianna e Momolo nel vedersi strappare il proprio figlio e la ferma volontà di rivederlo e riportarlo in seno alla Famiglia. Una famiglia che da quel giorno non sarà più la stessa .
E naturalmente Papa Pio IX , descritto minuziosamente in preda alla collera ed all’intransigenza più dura nel non voler sentire ragioni ne consigli e immune a qualsiasi pressione proveniente dalle varie cancellerie europee che richiedevano la restituzione del bimbo.
Per Pio IX era una formidabile occasione per ribadire la santità del suo Regno e il suo potere temporale che stava vacillando all’avvicinarsi delle truppe dei Savoia.
Edgardo Mortara , innocente, diventa il terreno di battaglia dove si consuma la Storia di uno Stato Pontificio ormai morente.
Tutto lo strazio di questo bambino che per ben 10 anni non poté mai vedere i suoi genitori, si sussegue capitolo per capitolo passando dalla difficile età giovanile alla scelta del sacerdozio fino alla conclusione della sua tormentata esistenza nella quale mai ha potuto trovare il suo posto sotto questo sole .
Ester Silvana Israel