Presentato a Verona il nuovo libro di Maurizio Molinari
La rete STEI Educazione civica e la Rete delle Scuole di Belluno in collaborazione con Educandato Agli Angeli , l’Istituto Copernico Pasoli e APS Gianni Ballerio hanno organizzato questo significativo momento di formazione nell’ambito dei Progetti di Educazione alla cittadinanza attiva ed incontro con gli Autori.
Nella mattinata del 26 febbraio, presso l’Educandato Agli Angeli, si è svolto l’incontro degli studenti con l’Autore.
Maurizio Molinari è un giornalista e saggista nato a Roma nel 1964. Inviato in più occasioni nei Balcani, in Medio Oriente, Iran, Iraq, Nordafrica, Turchia e Corno d’Africa, ha intervistato, fra gli altri, George W. Bush, Laura Bush, Ban Ki-moon, Kofi Annan, Condoleezza Rice, Madeleine Albright, Henry Kissinger, il re saudita Abdullah quando era principe ereditario, Muammar Gheddafi. Copiosissima la sua produzione letteraria: ricordiamo almeno Governo ombra (Rizzoli, 2012), L’aquila e la farfalla (Rizzoli, 2013), Il Califfato del terrore (Rizzoli, 2015), Perché è successo qui (La nave di Teseo, 2018), Assedio all’Occidente (La nave di Teseo, 2019), Atlante del mondo che cambia (Rizzoli, 2020), Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l’ordine globale (Rizzoli, 2023), La nuova guerra contro le democrazie. Così le autocrazie vogliono stravolgere l’ordine internazionale (Rizzoli, 2024). È stato direttore del quotidiano “La Stampa” dal 2015 al 2020, quando ha assunto la guida di “La Repubblica” diventando anche direttore editoriale di tutte le testate del gruppo Gedi.
Nel pomeriggio si è svolto l’incontro aperto alla cittadinanza moderato da Luca Ubaldeschi ( direttore dei quotidiani del gruppo Nem) che ha dialogato con Maurizio Molinari sulle tematiche del suo nuovo libro “La nuova guerra contro le democrazie” –Rizzoli editore- Hanno introdotto la serata Daniela Galletta, coordinatrice Rete STEI e Giusto Marrella delegato per Verona della APS Ballerio.
Nel suo saggio Maurizio Molinari individua i cinque fronti caldi di una guerra ibrida che vede schierati da un lato i Paesi occidentali e dall’altro le principali autocrazie del pianeta: la Russia di Putin, la Cina di Xi, la Repubblica islamica iraniana di Khamenei. Servendosi di mappe aggiornate e illuminanti, Molinari ci guida in un’analisi serrata degli sviluppi politici e militari in corso non solo nei campi di battaglia dell’Ucraina e del Medio Oriente, ma nelle aree contese sotto il profilo ideale ed economico della nostra stessa Europa e dell’Africa, del continente asiatico e dell’Estremo Oriente del planisfero.
Tutti «tasselli di un unico mosaico, la grande guerra d’attrito che Russia, Iran e Cina stanno combattendo, in maniera asimmetrica, contro le democrazie, al fine di metterle sulla difensiva, indebolirle e farle implodere per riuscire a ridefinire l’architettura internazionale di sicurezza».
Un viaggio avvincente dallo stretto di Taiwan a Karkhiv, dal centro della politica europea al Sahel, da Gaza alle isole contese del Pacifico, per spiegare che non è solo con le armi che si combatte.
Una guerra ibrida che vediamo accendersi sui social, nell’informazione contaminata, negli attacchi cyber, nell’uso della religione e del nazionalismo. Una sfida epocale di cui siamo testimoni ogni giorno.