Parashat VAYESHEV

 In Dall'Ufficio Rabbinico, Parashà della Settimana

da  Rav corinaldi

La nostra Parashà racconta le vicende di Giuseppe, che si conclude in modo sorprendente. Dopo tutte le prove che Giuseppe ha affrontato: il tradimento della famiglia, salvato dalla morte, venduto come schiavo, calunniato con false accuse da parte della moglie di Potifar e gettato in prigione – riesce a superare le difficoltà grazie al dono dell’interpretazione dei sogni. E proprio quando sembra che tutto si stia sistemando, arriva il versetto finale:
“Ma il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppe e lo dimenticò” (Genesi 40,23).

Giuseppe resta dimenticato in prigione per altri due anni, fino a quando il Faraone chiede di interpretare il suo sogno, e solo allora il capo dei coppieri si ricorda di lui. Giuseppe sa di avere un grande destino e una missione importante. Ma per realizzarla deve attraversare un profondo viaggio spirituale.

Nonostante il fatto che sia stato tradito dai fratelli, che abbia perso tutto, sia diventato schiavo e poi prigioniero, Giuseppe non perde mai la fede. Lungo tutto il suo cammino, Giuseppe ci insegna la forza della fede, che può sostenerci anche nei momenti più difficili, nel percorso per realizzare i propri sogni.

SHABBAT SHALOM a tutti🌻🇮🇱🎗️

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