Parashat Shemini
La Parasha della settimana
Un argomento della Parasha di questa settimana su cui vorrei soffermarmi è l’elenco degli animali impuri e puri che sono “permessi” per l’alimentazione (vedi capitolo 11 del Levitico).
Le caratteristiche ben note che ci permettono di distinguere gli animali permessi sono:
-gli animali che hanno lo zoccolo spezzato con l’unghia divisa e che ruminano il cibo ingerito.
– Nei pesci, i segni sono la pinna e le squame.
-Per quanto riguarda gli uccelli, la Torah ci mette a disposizione un ennesimo elenco dettagliato.
La domanda che sorge è “per quale ragione ci vengono presentati questi elenchi ben dettagliati?”.
Alcuni dei commentatori, tra cui Ramban, Abrabanel e altri, parlano della natura crudele degli animali stessi considerati impuri e presenti nella lista “vietati” da mangiare.
Ciò che viene introdotto nel nostro organismo non influenza soltanto il corpo, ma anche i processi energetici, psicologici e spirituali.
Non possiamo pensare che il cibo non influisca nelle nostre vite, considerando che in esso sono contenute le energie e gli elementi che andranno a costituire il nostro corpo e non solo, visto che è tutta la nostra coscienza ad essere influenzata da ciò che ingeriamo.
Il rabbino Yosef Albo e altri parlano del permesso della Torah di mangiare carne come un compromesso che la Torah ha individuato per “placare” lo Yetzer Hara (l’inclinazione da parte dell’uomo a fare del male, che è appunto contrario alla volontà di D-o).
La Torah non ci permette di mangiare qualsiasi animale che desideriamo, e proibisce la maggior parte degli animali oltre ad altre restrizioni, come mescolare carne e latte (“non cucinerai un giovane animale nel latte di sua madre”, Esodo 23,19) macellare durante lo stesso giorno un animale e il suo piccolo, il divieto di mangiare sangue, mitzvah di coprire il sangue, un modo preciso di macellare, ecc..
In base a quanto detto, vorrei proporre una riflessione: la Torah ci permette di mangiare carne ma non ci permette di entrare e far parte della catena alimentare. Non ci è permesso.
In natura, il forte sopravvive e ogni animale mangia ciò che riesce e può cacciare. Siamo al di sopra degli animali. Ricordando che siamo ad immagine di D-o, anche se siamo i più forti, non ci è permesso mangiare tutto ciò che vogliamo. La Torah limita il nostro potere. Il potere illimitato dell’umanità nei confronti degli animali ha probabilmente portato vari virus in giro per il mondo causando la morte degli animali e/o vite umane (es. mucca pazza, SARS, Covid-19, ecc), pericolosi cambiamenti dell’ozono e del clima e della natura, ecc.
Negli ultimi 40 anni l’industria alimentare, specificamente quella della carne, è cresciuta in modo sproporzionato, una persona in media mangia oggi circa quattro volte di più la quantità di carne rispetto a 40 anni fa.
Le leggi della Kashrut ci danno indicazioni per affinare le nostre abitudini alimentari. Ci sono saggi che hanno ridotto il consumo di carne al solo Shabbat e Feste comandate, ed altri che scelgono addirittura una dieta vegetariana. La cosa più importante è agire in base alla coscienza e consapevolezza e non in base all’istinto, come animali.
Shabbat Shalom a tutti !
Rav Tomer Corinaldi
Rabbino della Comunità Ebraica di Verona