Parashat Re’eh
Rav Tomer Corinaldi – commento parashat, RE’EH,
Nella nostra parasha, RE’EH, ci sono due punti molto significativi che vengono ripetuti più volte :
1. L’importanza della generosità verso gli altri – dare, dare tzedakà, dare prestiti, dare maasrot (decime), dare all’ebreo che viene liberato dopo sei anni di servizio, condividere i nostri pasti e le nostre gioie con il Levita che non ha eredità, con il servo e la serva, con il Ger (straniero, convertito), l’orfano e la vedova. La Torah ripete questo concetto più volte, e quando vuole sottolineare l’importanza di una mitzvah, ripete lo stesso verbo due volte (cosa che non si riflette nella traduzione in italiano): “Aser Te’aser” – “dare darai la decima” (Devarim 14,22) *”Patoach Tiftach” “apri aprirai la tua mano” (15,8)
[30/08/24, 15:20:56] Rav corinaldi: “Ha’avet Ta’avitenu” – “presta presterai”( 15,8) *”Naton Titen” – “dare darai” (15,10) e ancora *”Patoach Tiftach” – “apri aprirai la tua mano” (15,11) *”Ha’anik Ta’anik” – “fornire fornirai” (15,14). Così tanti versetti dedicati alla generosità si ripetono, culminando in questo versetto fondamentale: “Perocchè non suol mancare in un paese qualche bisognoso, perciò io ti comando, con dire: Apri la tua mano al tuo fratello povero e bisognoso, nel tuo paese” (Devarim 15,11).
La povertà è una parte naturale del mondo, e la generosità è una responsabilità fondamentale di Tikkun (riparazione) che abbiamo in questo mondo. Hashem ci dà la responsabilità di prenderci cura di chi ne ha bisogno. Dobbiamo essere partecipi nella riparazione del mondo. Dobbiamo cambiare il destino.
2. L’importanza del “Luogo che Hashem sceglierà” –
A differenza delle nazioni idolatre che adoravano i loro dei “sugli alti monti, e sopra le colline, o sotto qualche albero fronzuto” (Devarim 12,2), noi siamo obbligati a un unico luogo centrale da cui tutto emana: “Ma (voi vi recherete) unicamente a quel luogo, che il Signore, Iddio vostro, sceglierà… E porterete colà i vostri olocausti, e gli altri vostri sacrifici, le vostre decime, e gli altri vostri tributi…” (Devarim 12, 5-6). L’importanza del luogo, HaMakom, si ripete nella parasha in relazione alle decime, ai sacrifici e alle tre Regalim- feste (Pesach, Shavuot e Sukkot). Questo luogo ci instilla la consapevolezza che dobbiamo condividere il bene che abbiamo e riconoscere la bontà di chi ce lo ha dato.
La generosità verso gli altri e la generosità verso Hashem possono sembrare cose separate, ma in realtà provengono dallo stesso luogo, e Hashem ci chiede di condividere con coloro che ne hanno bisogno nello stesso luogo. Ad esempio, nel Devarim 16:11: “E gioirai davanti al Signore, Iddio tuo, tu e tuo figlio e tua figlia, ed il tuo servo e la tua serva, ed il Levita ch’è nelle tue città, ed il forestiere e l’orfano e la vedova, viventi fra di te; nel luogo che il Signore, Iddio tuo, avrà scelto per fissarvi la sede del suo nome [del suo culto].” e altri versetti simili”
A differenza dell’idolatria, che mira a placare e calmare gli dei irati per fini egoistici, la Torah ci guida a dare e condividere con la comprensione che tutto ciò che Hashem ci dà è perché lo condividiamo con gli altri. Dobbiamo comprendere che tutto ciò che riceviamo è per poter dare, e quindi dobbiamo aprire le nostre mani. La fede in Hashem, che “fa giustizia all’orfano ed alla vedova; ed ama il forestiere, per dargli pane e indumento” (Devarim 10:18), deve portarci alla generosità e all’amore – questa è l’essenza della Torah.
Shabbat Shalom a tutti 🌻🇮🇱