Parashat Korach
In questo Shabbat leggiamo Parashat Korach. I nostri saggi dicono in Pirkei Avot (5,17) che qualsiasi controversia che è a servizio della verità e per l’amore del cielo, finisce col raggiungere il suo scopo, e qualsiasi disputa che non sia a servizio della verità e del cielo, non finisce col raggiungere il suo scopo. Una disputa per la verità e per l’amor del cielo: questa è la disputa tra Hillel e Shamai. La disputa di Korach e di tutto il suo seguito non segue questo principio ; anzi l’opposto.
L’ebraismo è una via ed una filosofia che dà spazio e incoraggia anche le discussioni ed il confronto tra una varietà di opinioni di tradizioni e tra culture differenti.
La discussione ed il confronto delle opinioni è una parte fondamentale del ebraismo simboleggiata già nella divisione in 12 tribù e che si riflette nelle pietre del Choshen del Sommo Sacerdote. Si dice di Rabbi Yochanan che dopo la morte del suo grande Chevruta Reish Lakish, ricevette un altro saggio, che era d’accordo con ogni cosa che diceva.
Il rabbino Yochanan piangeva per il dolore e per la mancanza di Reish Lakish, che per ogni cosa che diceva poneva 24 domande.
Allora qual è il problema con Korach?
La controversia è irrilevante. Lei non è per l’amor del cielo. Non è lì per scoprire la verità. Korach cerca la “cosiddetta democrazia”, ma fondamentalmente gli interessa solo il potere e il rispetto. Tutto è una posizione e un falso. Non c’è verità qui.
Pertanto si dice che la disputa sia di Korach e della sua congregazione. Non tra Korach e Mosè. Perché Moshe non è parte in causa. Moshe non cercava posizione e onore. È un canale per la leadership che Hashem ha inviato. Korach è solo interessato al proprio tornaconto ed al potere Moshe è interessato solo alla verità. La maggior parte di noi si trova da qualche parte nel mezzo ed è nostro compito riconoscere dove siamo Korach e dove siamo Moshe, e agire di conseguenza. Shabat Shalom!