Parashat Ki Tavo’

 In Dall'Ufficio Rabbinico, Parashà della Settimana

Il percorso graduale: la scelta, le buone maniere, l’osservanza dei precetti e studio della Torah –  Parashat Ki Tavo’

di Rav Shmuel Rabinowitz, Rabbino del Kotel e luoghi sacri in Israele

tradotto ed adattato da David Malamut

Nella Parasha di Ki Tavo’, che leggeremo nel prossimo Shabbat, il lungo discorso di Mosè, il Discorso dei Comandamenti, giunge al termine. Subito dopo, leggeremo un altro discorso, più breve, in cui Mosè fornisce le istruzioni pratiche per l’ingresso nella Terra Promessa e le cerimonie che accompagneranno l’ingresso degli Israeliti in questa Terra. La seconda parte della parasha descrive il “Patto di Arvot Moav” – un patto simile come quello che Mosè aveva stretto con gli Israeliti circa quarant’anni prima, ai piedi del monte Sinai.

Mosè conclude il Discorso dei Comandamenti con le seguenti parole solenne (Deuteronomio 26,16-19):

<<Quest’oggi il Signore, Iddio tuo, ti comanda di eseguire questi statuti e (queste) leggi; e tu gli osserverai ed eseguirai, con tutt’il cuore e con tutta l’anima. Tu oggi sublimi il Signore (cioè professi) ch’egli sarà il tuo Dio, e che tu seguirai le sue vie [i suoi dettami], ed osserverai i suoi statuti, i suoi precetti, e le sue leggi, e gli presterai ubbidienza. Ed il Signore ti sublima oggi (dichiarando) che tu sarai il popolo suo tesoro, come t’ha promesso, e (dedicato) ad osservare tutt’i suoi precetti. E ch’egli ti renderà superiore a tutte le genti da lui create, in lode, rinomanza e gloria; e c sarai un popolo sacro al Signore Iddio tuo, com’egli promise.>>

Mosè presenta la scelta reciproca: il popolo d’Israele ha scelto Dio, e Dio ha scelto il popolo d’Israele. Tuttavia, Mosè non si ferma a una breve presentazione di questa reciproca alleanza; approfondisce cosa comporta questa scelta. Il popolo d’Israele scelse Dio: “ch’egli sarà il tuo Dio, e che tu seguirai le sue vie [i suoi dettami], ed osserverai i suoi statuti, i suoi precetti, e le sue leggi, e gli presterai ubbidienza”.

Il primo passo di questa scelta è “essere il tuo Dio”. Questa è l’accettazione del Regno dei cieli. Il popolo ha accettato l’obbligo verso Dio. Da qui, e solo dopo aver accettato l’ingresso nell’alleanza con Dio, si possono spiegare i dettagli di tale alleanza.

Innanzitutto, bisogna ‘seguire le sue vie’: cosa significa seguire le Sue vie? Maimonide, seguendo un famoso insegnamento rabbinico, lo definisce succintamente, in maniera breve e comprensibile per tutti (Sefer Hamitzvot, Maimonide, Comandamento Positivo 8):

<<Come il Santo è chiamato misericordioso, così tu sarai misericordioso; proprio come Egli è chiamato clemente, così sarai clemente; proprio come Egli è chiamato giusto, così sarai giusto anche tu; proprio come Egli è chiamato devoto, così sarai devoto anche tu.>>

Prima di ogni altra cosa, i buoni tratti caratteriali sono il fondamento del servizio a Dio. דרך ארץ קדמה לתורה (‘Le buone maniere precedono la Torah’). Essere misericordiosi, benevoli, giusti e devoti (cioè fare giustizia e gentilezza) è il modo per camminare sulle vie di Dio. Ora saliamo di livello e arriviamo ai comandamenti dettagliati:

Per osservare i Suoi statuti, i Suoi precetti e le Sue leggi’ – Rabbi Chaim ben Attar, il commentatore del XVIII secolo noto con il nome Or HaChaim per la sua omonima opera, spiega che c’è deliberatamente una progressione graduale in questo versetto. Innanzitutto, vengono menzionati gli statuti: questi sono i comandamenti di cui non conosciamo le ragioni, e li osserviamo unicamente per il nostro impegno accettando incondizionatamente il Regno dei Cieli. Dopo gli statuti, vengono citati i comandamenti per noi più comprensibili, seguiti dalle leggi, che seguono la logica umana.

Il passo finale è “gli presterai ubbidienza”, in senso letterale originale di “sentire la sua voce”. Dopo che ci siamo impegnati a osservare i comandamenti, ciò che resta è ascoltare la voce di Dio. Lo stesso Or HaChaim spiega che questo si riferisce allo studio della Torah. Quando una persona studia la Torah, sente la voce di Dio che le parla. Il nostro modo per connetterci e ascoltare la parola di Dio è attraverso lo studio della Torah santa e sacra.

Questa fase finale ci riporta all’incontro iniziale: la scelta. Lo studio della Torah e l’ascolto della parola di Dio riconnettono la persona con la scelta originaria di lealtà e impegno. In questo contesto, la persona è chiamata a correggere e migliorare il proprio comportamento e ad osservare i precetti.

Post recenti