Luce, condivisione e musica- quinto lume di Chanukkah a Verona 

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Autorità civili e religiose e molti cittadini hanno partecipato all’accensione pubblica della grande chanukkiah disposta all’esterno della sinagoga di Verona, accogliendo l’invito della Comunità ebraica a condividere la gioia della festa. Dopo l’accensione sono stati distribuiti a tutti i sufganiot, i dolci tipici di Chanukkah, e la cerimonia è proseguita all’interno della sinagoga con oltre 170 presenze.
«Chanukkah è una festa di gioia e speranza che ricorda il passato, ma è anche fonte di ispirazione e insegnamento per il presente. Il mio auspicio è che le luci di Chanukkah possano portare speranza nelle nostre famiglie e illuminare il buio dei tempi che stiamo vivendo», ha dichiarato la presidente della Comunità ebraica veronese Anna Kaufman nel rivolgere il suo benvenuto ai presenti e il ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato all’organizzazione dell’evento. Dalla presidente Kaufman è arrivato non solo un “Chag Chanukkah Sameach”, ma anche un augurio di buone festività natalizie per gli amici cristiani. Hanno poi preso la parola per un saluto la viceprefetto aggiunto Giulia Calabrese, il vicario del questore Girolamo Lacquaniti, l’assessore comunale alle Pari opportunità Jacopo Buffolo, don Luca Merlo della diocesi di Verona e don Luca Padovan di quella di Vicenza.
Il rabbino Tomer Corinaldi ha guidato una riflessione sul significato di Chanukkah, conosciuta anche come la festa del miracolo dell’olio, parlando della riconsacrazione del Tempio riconquistato dai Maccabei dopo il tentativo di ellenizzazione della Giudea. «Anche ai giorni nostri ci sono forze negative e pericolose che minacciano la pace nel mondo e i valori fondamentali dell’umanità», ha affermato il rabbino. «Auspichiamo che la luce di Chanukkah illumini tutti i cuori portando pace e gioia nelle case, perché Chanukkah porta con sé un messaggio importante: la vittoria della luce sull’oscurità». Non celebriamo la vittoria in quanto tale, ha poi aggiunto, «perché la guerra è sempre dolorosa e difficile per tutti, celebriamo la speranza, la resilienza e la capacità di sconfiggere le tenebre anche nei momenti più bui». Rav Corinaldi ha concluso il suo intervento, recitando una preghiera che invoca la fine dei conflitti in tutto il mondo. Sono stati quindi accesi i lumi di una chanukkiah per ricordare gli ostaggi e pregare per la loro liberazione.
L’evento è proseguito con un suggestivo concerto dell’Ensemble Salomone Rossi, diretto dalla violinista Lydia Cevidalli con il tenore Vicenzo Di Donato, Fabio Longo al violone e Giovanni Togni al clavicembalo. Grande l’apprezzamento per il programma eseguito per questo concerto, dal titolo “Fiori musicali dal barocco ebraico”, scelto con l’intento di approfondire il tema della presenza ebraica e il suo contributo nella cultura musicale occidentale.

Ester Silvana Israel

credit foto copertina Bruno Carmi

Pubblicato in CulturaItalia il

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