La grande stagione dell’ebraismo egiziano nel libro di Daniel Fishman

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EBREI D’EGITTO -1869-1956 di Daniel Fishman (Edizione Belforte)

con una introduzione della storica  Levana Zemir 

Presentazione del volume

mercoledì 9 aprile alle ore 17.30 presso la Società Letteraria di Verona.

L’evento potrà essere seguito in diretta da questo link https://www.societaletteraria.it/ebrei-degitto-1869-1956/

 

Ne parlerà con l’Autore  Mino Chamla , filosofo e storico ed introdurrà la serata Ester Silvana Israel

Le famiglia di Daniel Fishman è originaria dell’Egitto ( così come la famiglia Chamla ed Israel) , Paese al quale ha dedicato il suo precedente romanzo “Il chilometro d’oro”. In questo corposo e splendido volume di 449 pagine (In Inglese ed Italiano) ci si inoltra nella storia di questa Comunità a partire dal 1869 sino alla cacciata definitiva del 1956.

Scrive Fishman : Con l’apertura del Canale di Suez nel 1869 traffici e commerci non devono più circumnavigare l’Africa ma passano necessariamente dall’Egitto. Le prospettive del Paese appaiono eccellenti, e così centinaia di migliaia di europei vi si trasferiscono. Tra loro, tanti ebrei che si vanno a sommare a quelli che stavano lì fin dai tempi delle Piramidi ed alla comunità costituitasi nel corso dei secoli. Da quel momento e fino al 1956, la comunità ebraica egiziana vive il suo apogeo contribuendo in tutti i diversi ambiti della vita del Paese: nell’economia e nel lavoro, nell’educazione e nella formazione della classe dirigente, nei giornali e nelle diverse produzioni librarie, nella politica, nel cinema, nel teatro, nella musica nello sport e perfino nei cartoni animati. La stessa comunità, di cui è qui ricostruita la composizione, le tendenze, l’organizzazione, la demografia, i movimenti e le associazioni, le sinagoghe, i rabbini e le figure salienti, così come gli usi ed i costumi, viene mostrata nella sua vivacissima vita collettiva ed anche attraverso le storie personali di figure di primissimo piano della vita nazionale egiziana.Una storia resa ancor più viva e percepibile da un ampio corredo fotografico, per lo più inedito.

La comunità ebraica in Egitto ha avuto un ruolo centrale nella storia e nella cultura del paese per secoli, contribuendo in modo significativo allo sviluppo economico, sociale e artistico della nazione. Tuttavia, il loro esodo nel XX secolo ha lasciato un vuoto che oggi si cerca di colmare attraverso il recupero della memoria storica e il restauro del patrimonio ebraico.

Tra le figure più rappresentative :  Joseph Aslan Cattawi Pasha, che era anche il capo della comunità ebraica del Cairo, fu nominato Ministro delle Finanze e poi Ministro delle Comunicazioni. Il Rabbino Capo della Comunità, in un certo periodo Rav Nahum Effendi, era considerato un’autorità nazionale e come tale presente in prima fila in tutte le cerimonie ufficiali. Le tante sinagoghe costruite in questo periodo in Egitto, al pari di quanto avveniva in Europa, erano “manifeste”, grandi e ben decorate e poste in importanti strade delle città e con piena evidenza di simboli ebraici.

 

 

 

 

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