La Festa della Libertà (“Chag HaCherut”) – la rivelazione della moralità
Perché era necessario che il popolo d’Israele, prima di costituirsi come nazione, dovesse subire una schiavitù così dolorosa in Egitto? La spiegazione è molto semplice ed è dovuta al fatto che il compito della nazione israelita è riparare il mondo dal punto di vista morale, e per questo deve conoscere da vicino e in modo molto palpabile la sofferenza e il dolore che un essere umano è capace di infliggere al suo prossimo.
Allo stesso modo, troviamo in molti passaggi della Torah che quando HaShem ordina questioni relative al rapporto tra gli esseri umani e il loro prossimo, ci ricorda la nostra esperienza egiziana. Ad esempio: *«E non opprimerai lo straniero poiché hai conosciuto i sentimenti dello straniero; poiché siete stati stranieri nel paese d’Egitto” *(Shemot-Esodo 23:9).
Allo stesso modo leggiamo (Vayikra-Levitico 19:33-34): “e quando uno straniero risiede con te nel tuo paese, non devi opprimerlo. Lo straniero che abiterà presso di te sarà come il tuo nativo e tu lo amerai come te stesso fin da quando fosti straniero nel paese d’Egitto. Io sono HaShem, il tuo Dio”
Quando lasciammo l’Egitto, accadde qualcosa di decisamente meraviglioso. Tutte le nazioni che riuscirono a liberarsi dal giogo dei loro oppressori diventarono arroganti e diventarono soggiogatori dei loro antichi padroni. Tuttavia, nel caso del popolo di Israele, anche dopo essere stati duramente puniti, non hanno cercato di opprimere e di sottomettere gli egiziani, ma semplicemente di liberarsi dal loro giogo. Questa è stata la prima volta che l’idea morale della libertà umana è stata rivelata al mondo.
Per questo motivo uno dei nomi dati a questa data è “Chag HaCherut” ovvero festa della libertà, proprio come i nostri saggi che ci hanno insegnato a recitare in preghiera: “Zman Cherutenu” ovvero “tempo della nostra libertà”. Non invano Pesach è la prima delle tre feste di pellegrinaggio, in cui si stabilisce il fondamento della libertà umana e della responsabilità morale di ogni atto compiuto sia individualmente che collettivamente. Questo è probabilmente il motivo per cui il computo degli anni di regno per i re d’Israele veniva conteggiato a partire dal mese di Nissan, sicché l’idea di libertà è alla base stessa dell’istituzione monarchica israelita.
(Rav Eliezer Melamed, Peninei Halacha, Pesach)
Foto: Galia Catav