La famiglia nella Torah, nella letteratura e nell’arte

 In Giornata della Cultura, Notizie Comunità
In occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica anche la Comunità di Verona ha offerto un programma incentrato sul tema della famiglia. La manifestazione si è aperta con i saluti della presidente Anna Trenti Kaufman, che in sinagoga ha affermato: «Ringrazio anche tutte le persone non ebree che hanno scelto di essere qui oggi, ancorché il momento storico-sociale che ci troviamo a vivere non sia dei più facili. La famiglia nella cultura ebraica è da sempre centrale, portatrice di valori universali e pur non differenziandosi eccezionalmente da qualsiasi altra famiglia, mantiene una certa interessante specificità. Mi riferisco ai concetti pedagogici riguardanti l’educazione dei figli, la trasmissione della conoscenza dei genitori alla prole come garanzia per la continuità dell’identità e l’importanza in tutto questo del ruolo della donna. Le caratteristiche della famiglia ebraica hanno risentito delle situazioni storico-sociali e hanno subito nel corso del tempo modifiche, ma anche alla luce di una antica tradizione la famiglia rimane il simbolo per eccellenza dello stile di vita ebraico. L’obiettivo di oggi è interrogarsi sul ruolo passato e presente di questa istituzione nel pensiero ebraico, ma anche nell’arte e nella letteratura».
Ad aprire il programma una conferenza del rabbino Tomer Corinaldi dal titolo “Maschio e femmina li creò, l’importanza della famiglia nell’ebraismo”. Rav Corinaldi ha sottolineato il valore centrale che la famiglia riveste nella tradizione ebraica e partendo dal libro della Genesi (Bereshit) ha individuato tre dimensioni connesse alla famiglia. Quella naturale: maschio e femmina li creò, moltiplicatevi e riempite la terra. Quella sociale: non è bene che l’uomo sia solo. Quella storica: ogni famiglia ogni generazione aggiunge un nuovo capitolo alla storia umana.
La mattinata è stata allietata dagli intermezzi musicali di due giovani musicisti veronesi, Laura Sartori (arpa celtica) e Riccardo Alafaci (violino), che hanno eseguito brani della tradizione ebraica selezionati da Arianna Forneron e altri brani tratti dalla tradizione irlandese e scozzese.
Il pomeriggio si è aperto con la conferenza del professor Riccardo Mauroner (“Lontani da dove. Il volo terreno e celeste di Marc Chagall e altre storie di famiglie ebraiche nella letteratura del 900”). Un montaggio delle policrome tessere del mosaico del mondo familiare ebraico e insieme un attraversamento della quotidianità dove i luoghi, come le persone, sono tempo rappreso che solo la narrazione poetica, anche randagia e fluttuante, riesce riesumare e dipanare.
Ha concluso la Giornata il concerto-spettacolo Di tantse mishpokhe di e con Miriam Camerini, con Angelo Baselli al clarinetto e Manuel Buda alla chitarra. Durante la Giornata si sono svolte le visite guidate alla sinagoga e alla Verona ebraica, condotte da Marina Sorina. Il pubblico, pur non numeroso come per le passate edizioni, ha seguito attentamente e apprezzato le conferenze e calorosamente applaudito lo spettacolo e i musicisti.Ester Silvana Israel, vicepresidente Comunità ebraica di Verona

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