Il discorso di Dario Calimani al Teatro La Fenice
Riportiamo qui di seguito il discorso del Presidente della Comunità Ebraica di Venezia, Dario Calimani, in occasione della cerimonia cittadina per il Giorno della Memoria al Teatro La Fenice.
Difficile parlare di memoria della Shoah, oggi. Mi perdonerete. Difficile ripeterci che ciò che è accaduto non deve accadere mai più. La barbarie e la disumanità godono di ottima salute.
Il Giorno della Memoria è stato voluto dal Parlamento per invitare a una riflessione sulle conseguenze del pregiudizio e dell’odio, almeno una volta all’anno.
Proviamoci, sapendo che non esistono verità assolute. La verità è solo un insieme di prospettive. Se non si accetta il principio, si cade nella dittatura del pensiero, e non solo in quella.
Quanto accade in Medioriente, oggi, mette a rischio il valore di questa giornata. E questo è un argomento che non si può eludere.
La Shoah è un peso sulla coscienza dell’Occidente, ed è vero che non ci sarebbe nulla di più bello per l’Occidente che liberarsi di questo fardello morale rovesciando il ruolo di vittime e di carnefici. Trasformare gli ebrei in carnefici è il sogno liberatorio dell’antisemitismo.
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