Gli Houti attaccano Israele nel cuore della notte: milioni di persone si proteggono nei rifugi

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di Ludovica Iacovacci

pubblicato su Mosaico.cem – 19-12-2024

 

Nel cuore della notte di giovedì 19 dicembre, le sirene d’allarme risuonano in Israele. Milioni di persone si recano nei rifugi antiaereo, sono le 2:35 del mattino. L’attacco balistico diretto contro lo Stato ebraico è opera degli Houti yemeniti. Si tratta del secondo missile dallo Yemen sparato questa settimana, insieme a un attacco di droni. Le Forze di Difesa Israeliane hanno intercettato il missile attraverso il sistema di difesa aerea a lungo raggio, l’Arrow, ma una scuola di Ramat Gan, vicino Tel Aviv, è stata distrutta. Il sindaco Carmel Shama-Hacohen stima che i danni ammontino circa a 11 milioni di dollari e dice che l’edificio crollato sarà ricostruito; visitando il sito, il ministro dell’Istruzione afferma che gli studenti torneranno presto nella stessa scuola. Nel frattempo, l’istituto comprensivo di Ramat Efal riceverà una struttura sostitutiva e i servizi psicologici della città forniranno supporto. Non ci sono stati feriti poiché l’edificio scolastico era vuoto nelle prime ore del mattino. “Fortunatamente, il danno è stato nel cuore della notte”, ha detto il sindaco.

 

Tzahal afferma che un’indagine iniziale sul danno causato alla scuola di Ramat Gan rileva che probabilmente la struttura è stata colpita dalla testata del missile dopo un’intercettazione parziale. Due piccoli frammenti di un intercettore sono stati trovati anche fuori dall’edificio della Knesset a Gerusalemme, secondo un portavoce, che ha aggiunto: “Non è stato causato alcun danno e i frammenti dell’intercettore sono stati rimossi dalla polizia israeliana”.

Gli Houthi hanno lanciato oltre 200 missili e 170 droni su Israele nell’ultimo anno, sostenendo che attaccavano in sostegno di Gaza, da quando il loro alleato palestinese Hamas nell’ottobre 2023 ha compiuto un massacro contro Israele scatenando la guerra in corso a Gaza. Nello stesso periodo di tempo, gli Houthi hanno preso di mira circa 100 navi mercantili con missili e droni.

Secondo Tzahal, la stragrande maggioranza degli attacchi non ha raggiunto Israele o è stata intercettata dagli alleati militari e israeliani nella regione. Giovedì il ministro della Difesa Israel Katz ha emesso un avvertimento ai leader Houthi: “Il lungo braccio di Israele ti raggiungerà”, ha detto in una dichiarazione. “Chiunque alzerà una mano la farà sedare. Chiunque colpisca [noi] sarà colpito molte volte.”

 

Lunedì 16 dicembre, gli Houthi hanno rivendicato un lancio di missili che hanno detto essere diretto a “un obiettivo militare del nemico israeliano nell’area occupata di Yaffa” – un riferimento all’area di Tel Aviv. Sempre lunedì, una nave missilistica della marina israeliana ha intercettato un drone nel Mediterraneo dopo che è stato lanciato dallo Yemen, hanno detto i militari. Il 9 dicembre, un drone rivendicato dagli Houthi è esploso all’ultimo piano di un edificio residenziale nella città israeliana centrale di Yavne, senza causare vittime. A luglio, un attacco di droni Houthi a Tel Aviv ha ucciso un civile israeliano, provocando attacchi di rappresaglia di Tzahal sul porto yemenita di Hodeida.

La risposta di Israele

L’esercito israeliano ha effettuato una serie di intensi attacchi aerei che hanno scosso la capitale dello Yemen e una città portuale all’alba di giovedì 19 dicembre, in un’operazione pre-pianificata che ha coinciso con il precedente attacco degli Houthi.

Gli obiettivi Houthi nello Yemen durante la notte sono stati colpiti in due ondate, secondo i militari. Alle 3:15 del mattino la prima ondata è stata effettuata lungo la costa yemenita, colpendo i porti di Hodeida, Ras Isa e Salif. Anche otto rimorchiatori usati per portare le navi nei porti sono stati distrutti. Fonti militari israeliane hanno detto che le operazioni nello Yemen miravano a paralizzare tutti e tre i porti utilizzati dagli Houthi sostenuti dall’Iran sulla costa del Paese. Una seconda ondata alle 4:30 del mattino ha colpito due centrali elettriche a Sana’a. Tzahal riferisce di aver condotto attacchi precisi su obiettivi militari Houthi nello Yemen, tra cui porti e infrastrutture energetiche a Sana’a, che gli Houthi hanno utilizzato in modi tali da contribuire efficacemente alla loro azione militare. “Israele non esiterà ad agire per difendere sé stesso e i suoi cittadini dagli attacchi Houthi”, dicono le forze di difesa israeliane.

I movimenti aerei notturni hanno segnato la prima volta che l’esercito israeliano ha colpito obiettivi a Sana’a, la capitale, e la terza volta che ha colpito lo Yemen in risposta agli attacchi Houthi.

 

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