Giornata Memoria 2025 – a Verona la prima dello spettacolo teatrale IL CAPITANO

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Lo spettacolo Il capitano, atto unico del regista Renzo Fracalossi a cura del Club Armonia, era inserito nel calendario ufficiale delle iniziative proposte dal Comune di Verona per gli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.
Ad organizzarne la messa in scena, al teatro Camploy, sono state la Comunità ebraica veronese e l’associazione Figli della Shoah.
L’atto unico è un immaginario processo ad alcuni carnefici del periodo nazifascista. Tra gli altri Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, e il persecutore della Resistenza lombarda Theo Saevecke. Il pubblico è stato coinvolto in qualità di giudice inappellabile.Come, ha spiegato Fracalossi, «solo la storia sa esserlo».
Parallelamente cammina il sogno di una donna che dialoga con la sua nonna, una donna che ha superato cinque nazionalità, quattro campi di concentramento e due guerre mondiali con una forza d’animo straordinaria, unita a una ironia intelligente e salvifica e che adesso sostiene la nipote, con la propria vicenda umana, di fronte alla memoria del massacro del 7 ottobre 2023. C’è sempre un “capitano” che guida o che esegue ordini senza discutere. Sono questi “capitani” che, oggi come ieri, preoccupano e vanno raccontanti, per capire a chi obbedire e chi no.
In una scenografia scarna ed essenziale i personaggi emergono lentamente dall’oscurità. Un faro illumina un leggio vuoto e un trio di musicisti esegue musiche dal repertorio tradizionale yiddish. Il prologo è affidato a Moshé, un anziano ebreo che dopo 80 anni si presenta davanti alla Corte costituita dal pubblico e ripercorre il dolore che non si può raccontare e l’urgenza e la fatica della memoria.
Il dialogo tra Esther e sua nonna, che si alterna alla sfilata dei testimoni e degli imputati chiamati dall’accusatore, catalizza l’attenzione del pubblico in un crescendo di emozioni e a tratti di attonito orrore. Un percorso di riflessione e giudizio affidato al  pubblico che diventa esso stesso attore del dramma che si svolge in scena. Gli attori, tutti volontari, hanno fornito una intensa e partecipata interpretazione.
A sipario chiuso sono intervenuti l’assessore comunale alla memoria Jacopo Buffolo, la presidente della Comunità ebraica Anna Kaufman e Roberto Israel per l’associazione figli della Shoah.Lo spettacolo è da vedere e soprattutto da consigliare agli studenti delle scuole superiori. Farà tappa nei prossimi giorni a Trento, Cles (TN) Sella Giudicarie (TN) e Bologna.Ester Silvana Israel

 

In scena: Sara Ghiraldi  (Esther), Claudia Furlani (La Nonna), Fiorenzo Pojer (l’Accusatore),Marco Revolti,  Marino Degasperi e Anna Guastalla (i Testimoni), Leonardo De biasi (Testimone e Cap.Theo Saevecke) e Renzo Fracalossi (Cap.Erik Priebke e Moshe). Musiche originali eseguite dal vivo da Claudio Vadagnini  (pianoforte), Michael Isac Girardi (violino) e Victoria Burneo Sanchez (voce).

Assistenza tecnica di Gianni Dorigatti .

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