Momenti di vita ebraica
L’Esposizione “Momenti di Vita Ebraica” è visitabile al piano terra della Comunità Ebraica di Verona in via Portici,3 dalle 12:00 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:00 durante la Giornata Europea della Cultura Ebraica . La mostra è a cura dell’associazione donne ebree d’Italia (ADEI-WIZO) sezione di Verona.
Le volontarie accompagnano i visitatori alla scoperta dei momenti più importanti della vita di un ebreo; dalla nascita al Bar/Bat Mitzvà e al matrimonio, illustrando tradizioni usi e costumi che li contraddistinguono . Un percorso a tappe che darà la possibilità di conoscere il significato delle principali festività ebraiche
La mostra
Nella mostra sono esposti alcuni degli argenti e degli arredi cerimoniali della Sinagoga di Verona che sono parte di un patrimonio un tempo cospicuo. I pochi oggetti rimasti testimoniano l’alterno sviluppo della Comunità veronese e le varie tappe da essa attraversata. Il comune denominatore è la stretta dipendenza dall’arte ebraica veneziana. Anche gli arredi tessili testimoniano in molti casi un passato di splendore.
Alcuni degli oggetti esposti
Shaddai da culla
Manifattura veneziana, inizio sec. XVIII. Argento sbalzato, cesellato,bulinato,traforato e dorato: cm 9×7,5
Lo stemma con due leoni rampanti a fianco di una torre potrebbe riferirsi alla famiglia Forti documentata a Veronafin dal secolo XVII. Ero è posto su una faccia dello shaddai , a profilo quadrangolare , mentre sull’altro vi è un cuore con la scritta Shaddai. La forma e i decori, esuberanti ma non troppo rigonfi, pongono l’oggetto all’inizio del Settecento.
Chanukkià
Manifattura veneta(?) primo quarto secolo XIX . Lamina d’argento sbalzata, cesellata e bulinata, anima e basamento di legno; cm 89×66
Purtroppo non è possibile decifrare i punzoni, costringendoci a basare l’attribuzione su puri dati statistici . Nonostante la ricchezza nell’impostazione, sopratutto dei bracci a forma di rami e boccioli, le decorazioni della base riportano ad un clima neoclassico, per la presenza delle foglie lanceolate e dei motivi scanalati. Un’attribuzione all’inizio del secolo XIX sembra quindi accettabile.
Atarà (corona)
Manifattura veneziana; 1750. Argento sbalzato, cesellato e bulinato, fuso e parzialmente dorato; cm 23×25
I motivi decorativi a grandi volute e conchiglie, di sapore ancora barocco, furono usati per tutto il secolo XVIII, anche se con il passare degli anni si arrivò a certe semplificazioni che denunciano il clima stilistico diverso. In questo caso la corona è stata eseguita in momenti vicini alla data di donazione.
Borsa porta libri
Manifattura veneta; seconda metà sec. XVIII. Velluto di seta ricamato con cordoncino d’oro lamellare su anima di seta gialla a punto lanciato e con applicazioni di paillettes; nappe di seta rossa e avana; cm 45×30
Sono ormai molto rare queste borse per contenere libri di preghiera. Era un uso molto diffuso, soprattutto in certe zone, come il Piemonte. Questa, per la presenza delle paillettes è da collocare nella seconda metà del secolo XVIII.
Servizio da circoncisione composto da 5 strumenti
Manifattura veneziana; seconda metà del sec.XVIII. Argento inciso; cm 12,5,10,5,8,8,10 (lunghezza)
I pezzi recano incisi in caratteri ebraici versetti. I contorni estremamente mossi e frastagliati sia dell’impugnatura, che della lama, oltre ai sottili ma complicati decori tracciati ad incisione datano i pezzi alla seconda metà del Settecento.
Bacile
Manifattura italiana(?) sec XVI-XVII. Ottone sbalzato, cesellato e bulinato; cm 43,5 ( diametro)
Il bacile, utilizzato dalla confraternita che aveva come finalità di aiutare i poveri, aveva in origine un’altra destinazione. Infatti questi vassoi cominciarono ad essere prodotti in Germania fin dal secolo XV per poi divulgarsi in Italia per mezzo di artigiani che vi emigrarono (erano vassoi utilizzati per uso domestico o per raccogliere elemosina nelle chiese. Che appartenga ad un epoca posteriore a quella data lo si vede sia dal tipo di lavorazione, talvolta un pò approssimativa , sia dal fatto che la scritta in caratteri gotici, che corre tuto intorno, non ha significato alcuno, essendo diventata semplice elemento decorativo. In ambito ebraico esistono altri esempi di riutilizzo di vassoi simili a questo.
Tutte le informazioni sono tratte dal catalogo della mostra MA’ASE’ AVOT. Antichi oggetti rituali della Sinagoga di Verona secoli XVI-XIX
Fondazione Museo Miniscalchi – Erizzo 28 aprile – 4 giugno 1995
promossa da ADEI-WIZO Verona