Concerto Kechi kinnor Prendi il violino
Di Bruno Carmi
Da alcuni anni la Commissione per i Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati di Verona organizza un evento-studio in occasione del Giorno della Memoria.
Martedì scorso, con il sostegno ed il patrocinio della Comunità Ebraica di Verona , protagonista della serata è stato il musicista fiorentino Enrico Fink, accompagnato dai bravissimi solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Il recital-concerto ha avuto luogo nel teatro della Chiesa dei Santi Apostoli, a pochi passi dall’Arena.
La scelta del gruppo artistico e l’organizzazione, a cura dall’avvocato M.Carla Perbellini, membro lei stessa della Commissione, hanno contribuito al successo della serata.
Il Presidente dell’Ordine Avvocati, Avv. Mauro Regis ed il Coordinatore della Commissione Diritti Umani, Avv. Giacomo Melotti, hanno dato inizio all’evento portando i rispettivi saluti istituzionali, con parole di sentita partecipazione e vicinanza nella commemorazione della Shoah.
Per la Comunità ebraica di Verona e Vicenza è intervenuto il vice Presidente Mauro Orvieto che ha sottolineato come la musica rappresenti un linguaggio universale e portatore di un messaggio di condivisione anche in tempi difficili come quello che stiamo vivendo oggi.
Enrico Fink ha condotto il numeroso pubblico di avvocati veronesi attraverso un lungo viaggio: nel tempo, cioè negli oltre duemila anni di presenza Ebraica in Italia, e nello spazio, ovvero dal nord al sud della penisola, raccontando le vicissitudini degli ebrei provenienti dapprima da Gerusalemme e poi dal nord dell’Europa e infine dai dominii Spagnoli, in un susseguirsi di accoglienze e di cacciate.
Il suo racconto e le bellissime melodie che lo hanno intercalato hanno affascinato, rallegrato e commosso tutti i presenti che a lungo lo hanno applaudito.
Il concerto, iniziato con una preghiera su musica sinagogale di Casale Monferrato, ha presentato brani della tradizione ebraica italiana, da quella fiorentina a quella ferrarese.
Veramente commovente il El Male Rahamim per voce sola.
Sapienti arrangiamenti e qualche contaminazione kletzmer hanno contribuito a rendere le musiche ancor più piacevoli.
Un concerto-lezione sulla storia e la tradizione del bimillenario ebraismo della penisola che credo sia anche riuscito a trasmettere quanto la cultura Ebraica abbia contribuito alla costruzione dell’Europa.
Bruno Carmi