Chi erediterà la terra? Parashat Lech Lecha

 In Dall'Ufficio Rabbinico

Chi erediterà la terra? Parashat Lech Lecha

di Rav Shmuel Rabinowitz, Rabbino del Kotel e luoghi sacri in Israele

Tradotto da David Malamut

Nella porzione della Torah di Lech Lecha, incontriamo il primo “Padre” della nazione ebraica, il nostro patriarca Abramo. Dopo che Dio disse ad Abramo: “Vai dalla tua terra… verso la terra che ti mostrerò”, Abramo intraprese un viaggio verso l’ignoto. Durante il suo viaggio arrivò nella terra di Canaan e lì, quando raggiunse la città di Shchem (la Nablus di oggi), Dio gli apparve e gli disse: “Alla tua discendenza darò questa terra”. Abramo capì di essere arrivato alla meta desiderata, alla terra che doveva raggiungere, e chiese di stabilirsi nella terra di Canaan.

Tuttavia, la carestia che colpì la terra di Canaan, dipendente dalle piogge benedette, costrinse Abramo, insieme a sua moglie Sara e suo nipote Lot, a scendere in Egitto, dove Sara fu salvata miracolosamente dalle mani del Faraone, il re d’Egitto.

Al ritorno dall’Egitto, Abramo era “molto carico [ricco] in bestiame, argento ed oro”, insieme a Sara e Lot, che avevano anch’essi “greggi, mandrie e tende”. Sorse un conflitto tra i pastori di Abramo e Lot, che alla fine portò alla separazione di Abraamo e Lot. Lot scelse di dimorare a Sodoma, situata vicino al Mar Morto, e la Torah sottolinea che il popolo di Sodoma era “molto malvagio e peccatore davanti al Signore”. Abramo invece rimase sul monte e viaggiò tra le città di Bet-El ed Hebron.

A questo punto del racconto leggiamo di un’altra rivelazione divina ad Abramo:

Il Signore poi disse ad Abramo, dopo che Lot si fu diviso da lui: Alza gli occhi e vedi dal sito ove sei, verso il settentrione, verso il mezzodì, verso l’oriente e verso l’occidente. Imperocchè tutto il paese che tu vedi, a te io lo darò; alla tua discendenza (cioè) in perpetuo. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra; chè se uno potrà numerare la polvere della terra, anche la tua discendenza potrà numerarsi. Or via, spazia per lo paese, per largo e per lungo; perocchè a te io lo darò”.

(Genesi 13,14-17)

Questa promessa va ben oltre la precedente assicurazione data ad Abramo, che era riassunta nelle parole “alla tua discendenza darò questa terra”. Sottolinea sia la donazione completa della terra ad Abramo e alla sua discendenza, che la moltiplicazione della sua discendenza, in un’epoca in cui non gli era ancora nato alcun figlio. Perché Abramo meritò questa promessa adesso?

Dobbiamo prestare attenzione all’enfasi che questa promessa fu data “dopo che Lot si separò da lui”. Sembra esserci una connessione tra la separazione di Lot da Abramo e questa promessa. I saggi del Midrash, infatti, lo riconobbero e spiegarono che la separazione di Lot era ciò che qualificò Abramo per ricevere ufficialmente questa impressionante promessa. Per comprendere il significato della separazione di Abramo da Lot, dobbiamo rivisitare il conflitto tra i pastori di Lot e Abramo. Per cosa litigavano?

Rashi, il grande commentatore della Torah, rivela i retroscena del conflitto dei pastori. I pastori di Lot erano soliti pascolare il bestiame in campi che non appartenevano a loro. Sostenevano anche che, apparentemente, secondo la promessa divina fatta ad Abramo riguardo alla terra, l’intera terra apparteneva automaticamente e indubbiamente, quindi, intrinsecamente a Lot, il nipote, poiché Abraamo non aveva figli propri. Quindi, secondo i pastori di Lot, l’intera terra apparteneva potenzialmente a Lot ed essi avevano il diritto di controllarla. Dall’altra parte, i pastori di Abraamo affermavano che la promessa divina era ancora al futuro e non era ancora stata adempiuta, rispettata. Pertanto, i Cananei erano gli attuali residenti del paese e sentivano di non avere il diritto di far pascolare il bestiame nei loro campi.

Diventa evidente che la tensione tra Abramo e Lot non era questione di un semplice disaccordo. Era una disputa fondamentale su come si dovesse gestire la proprietà di qualcun altro. Mentre Abraamo fu cauto nel non violare la proprietà altrui, nonostante la promessa divina fu riguardante la terra, Lot fu, appunto, meno attento. Lot, infatti, scelse di soffermarsi alla fine della storia con il popolo corrotto di Sodoma.

La separazione di Lot da Abramo chiarisce la distinzione tra giusto e sbagliato. Abramo superò la prova, non si lasciò travolgere dall’atteggiamento di Lot e preferì separarsi dal suo unico parente proprio per non danneggiare la proprietà altrui. Il comportamento di Abraamo rifletteva rettitudine, coscienziosità, umiltà e la sua volontà di mantenere i più alti standard etici, anche se prevedeva di ricevere la terra come promessa divina. Dio non dà la terra a qualcuno che non è degno di riceverla. Abraamo dimostrò con le sue azioni e i suoi valori di meritare di ricevere la terra con l’integrità che ha potuto mostrare più volte.

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