6 maggio 2019
Sono continuati per tutta la sera di domenica i lanci di razzi palestinesi da Gaza su Israele, portando a più di 700 il totale degli ordigni sparati dai terroristi dall’inizio di quest’ultima escalation. Pinchas Menachem Pashwazman, un israeliano di 21 anni, è stato ucciso domenica sera da razzo che ha colpito la sua abitazione ad Ashdod. Il giovane stava correndo dal suo appartamento verso il rifugio antiaereo dell’edificio quando il razzo si è abbattuto sulla tromba delle scale. È il quarto civile israeliano ucciso dall’inizio dell’ultima ondata di bombardamenti palestinesi. Sempre domenica sera, un 35enne è rimasto gravemente ferito da un razzo che ha colpito l’auto in cui viaggiava presso Ashdod. Numerose le abitazioni israeliane colpite, decine i feriti ricoverati. Un razzo ha colpito lo stadio di calcio di Kiryat Malakhi, presso Ashkelon (vuoto al momento dell’attacco). Le Forze di Difesa israeliane hanno continuato a reagire con raid contro obiettivi di Hamas e Jihad Islamica. Distrutto dall’aviazione nel quartiere Rimal di Gaza l’edificio che ospita il “ministero” della pubblica sicurezza di Hamas. Lo stabile è stato distrutto solo dopo che i jet l’avevano colpito con il consueto “colpo d’avvertimento” sul tetto per dare tempo a coloro che erano all’interno di mettersi al riparo. Il Gabinetto di sicurezza israeliano è stato in riunione per cinque ore, domenica, per discutere l’escalation da Gaza. I ministri hanno riferito che Hamas ha chiesto due volte un cessate il fuoco, attraverso l’Egitto, ma il governo israeliano ha deciso di non permettere che siano i terroristi a decidere quando gli conviene iniziare e terminare le violenze, e che le operazioni proseguiranno con l’unico criterio di garantire la sicurezza, inviando al contempo ai capi di Hamas il messaggio che i combattimenti potrebbero continuare anche a costo di danneggiare le imminenti ricorrenze in Israele (Giornata dei Caduti, Giornata dell’Indipendenza, Festival internazionale della canzone Eurovision).
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Fonte: Israele.net