4 gennaio 2019
Crescono le tensioni tra Hamas e Fatah, con le due fazioni palestinesi rivali che si accusano a vicenda d’essere “collaborazionisti” di Israele. Lo scrive Khaled Abu Toameh sul Jerusalem Post spiegando che gli scambi di insulti hanno raggiunto il culmine la scorsa settimana quando Fatah ha accusato Hamas d’aver arrestato, maltrattato e talvolta torturato 500 suoi uomini nella striscia di Gaza per impedire loro di celebrare, come ogni primo gennaio, l’anniversario del primo attentato di Fatah contro Israele (effettuato nel 1964). Denunciando con forza queste misure di Hamas, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), che è anche capo di Fatah, si è spinto a dire che Hamas sta lavorando al servizio di Israele, usando la parola araba jasous (“spia, collaborazionista”). Hamas ha subito reagito affermando che l’83enne Abu Mazen è affetto da “demenza senile” e “dice sciocchezze”. “Il vero collaborazionista – ha detto il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri – è l’uomo che Yasser Arafat definì un Karzai palestinese”. Hamid Karzai, che divenne presidente dell’Afghanistan nel 2001 dopo che il governo dei talebani era stato rovesciato, viene regolarmente indicato da arabi e musulmani come un “Quisling”, un fantoccio nelle mani di Stati Uniti e Occidente.
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Fonte: Israele.net