28 agosto 2019
Il Ministero degli esteri israeliano ha confermato martedì che il presidente dell’Honduras Juan Orlando Hernandez e sua moglie arriveranno in Israele sabato sera per partecipare all’apertura di una missione diplomatica commerciale honduregna a Gerusalemme.
Almeno quattro ordigni palestinesi sono stati lanciati martedì pomeriggio dalla striscia di Gaza verso il sud di Israele. Tre sono ricaduti all’interno dell’enclave controllata da Hamas, mentre un quarto si è abbattuto in Israele, su aree non edificate vicino alla barriera di confine. Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito colpendo una postazione terroristica di Hamas nella striscia di Gaza centro-settentrionale.
Le Forze di Difesa israeliane hanno decretato l’allerta nel nord per la minaccia di un attacco delle milizie islamiste libanesi Hezbollah (supportate dall’Iran): previste restrizioni al traffico civile sulle strade più vicine al confine con il Libano. Negli ultimi giorni, Israele ha colpito forze iraniane o al servizio dell’Iran in Libano, Iraq e Siria. Hezbollah accusa Israele d’aver inviato droni “suicidi” contro suoi obiettivi a Beirut, ma i droni caduti non sono israeliani e appaiono di fabbricazione iraniana. Un reportage del britannico Times of London, ripreso da YnetNews, afferma invece che Israele avrebbe “preso di mira contenitori usati per trasportare macchinari per la preparazione di propellenti di alta qualità per missili guidati di precisione”. No comment delle Forze di Difesa israeliane.
Commentando le recenti minacce formulate dal capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato martedì: “Ho sentito quello che ha dichiarato Nasrallah. Gli suggerisco di darsi una calmata: sa bene che Israele sa come difendersi e saldare i conti con i suoi nemici. Dico lo stesso a Qassem Soleimani: misura le tue parole e ancora di più le tue azioni” ha aggiunto Netanyahu, facendo riferimento al comandante della Forza Quds, l’unità delle Guardie Rivoluzionarie iraniane responsabile per le operazioni all’estero.
Lanciando i suoi nuovi account in lingua persiana sui social network, la Difesa israeliana ha indicato il generale iraniano Joad Ghafari come l’uomo dietro al piano di attacco con droni esplosivi contro Israele, sventato lo scorso fine settimana da un tempestivo raid israeliano in Siria. Ghafari, che è sotto il comando diretto del generale Qassem Soleimani, capo della Forza Quds della Guardia Rivoluzionaria iraniana, è il capo delle forze iraniane in Siria ed è responsabile degli sforzi dell’Iran per stabilire una presenza militare nel paese confinante con Israele. “Decine di migliaia di sciiti di varie nazioni operano in Siria sotto il comando di Ghafari”, afferma una nota delle Forze di Difesa israeliane.
Le Forze di Difesa israeliane hanno disinnescato in tempo un ordigno esplosivo artigianale rinvenuto lunedì su un’autostrada della Cisgiordania settentrionale, tra le comunità ebraiche di Itamar ed Elon Moreh.
L’Autorità Palestinese afferma che il ministro delle finanze Shukri Bishara ha restituito 81.600 dollari in bonus segretamente approvati nel 2017, che hanno suscitato forte indignazione pubblica quando sono venuti alla luce lo scorso giugno. Secondo la dichiarazione dell’Autorità Palestinese diffusa lunedì, altri ministri hanno promesso di restituire parte dei lauti aumenti retroattivi rivelati dai documenti trapelati.
Benny Gantz, leader di Blu&Bianco, il maggiore partito d’opposizione israeliano, è stato invitato dal primo ministro Benjamin Netanayahu, a partecipare lunedì a un briefing sulla sicurezza per discutere i recenti eventi che vedono la difesa israeliana impegnata su cinque fronti: Gaza, Siria, Libano, Cisgiordania e Iraq.
Secondo un recente sondaggio Statnet, il 78% dei cittadini arabi israeliani (musulmani, cristiani e drusi) sono in varia misura favorevoli all’ingresso dei partiti arabi in una futura coalizione di governo.
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Fonte: Israele.net