25 aprile 2019
Un’iscrizione romana risalente al 236 e.v., trovata su una pietra miliare nei terreni del moshav Ramot, nella zona di Sussita a est del Lago di Tiberiade, è stata decifrata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Haifa. L’iscrizione riporta il nome dell’imperatore romano Massimino il Trace (Gaius Iulius Verus Maximinus) che regnò tra il 238 e il 235, ed è la prima che i ricercatori hanno potuto identificare sulle pietre miliari della strada che collega Sussita a Banias, nelle alture del Golan. “Poiché la strada venne costruita in un periodo molto precedente – ha spiegato il direttore degli scavi Michael Eisenberg, dell’istituto di archeologia dell’Università di Haifa – il nome dell’imperatore è verosimilmente legato a vasti lavori di ristrutturazione che ebbero luogo durante il suo governo, quando l’impero romano era in declino e questo tipo di lavori erano più rari”.
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