23 gennaio 2020
Adolf Hitler si imbarcò nella seconda guerra mondiale a causa della sua convinzione che gli ebrei stavano controllando il mondo e che dovevano essere battuti. Lo ha detto il prof. Yehuda Bauer, insigne studioso della Shoà, ai leader mondiali ospiti mercoledì sera del presidente d’Israele Reuven Rivlin. In questo senso, ha continuato Bauer, oltre ai sei milioni di ebrei, l’antisemitismo di Hitler causò la morte di 29 milioni di europei non-ebrei uccisi dalla macchina da guerra nazista. Dunque l’antisemitismo non riguarda solo gli ebrei. “Ci sono 29 milioni di ragioni non-ebraiche per combattere l’antisemitismo. Non pensate che 29 milioni di ragioni siano abbastanza?”. Ha spiegato Bauer a Times of Israel: La radicata convinzione che i capitalisti ebrei a capo dell’Occidente fossero dei bolscevichi che volevano la guerra mondiale per impadronirsi del mondo intero è stata una delle principali motivazioni dello scoppio della seconda guerra mondiale, con l’obiettivo di sventare quella che era percepita come una minaccia di annientamento del popolo tedesco. Alla fine, la seconda guerra mondiale causò in Europa 29 milioni di vittime non-ebree, oltre alle vittime dirette della Shoà. “Questi 29 milioni – conclude Bauer – morirono principalmente a causa dell’antisemitismo: non a causa degli ebrei, ma a causa dell’odio verso gli ebrei. Il che significa che l’antisemitismo è un cancro che divora l’intera società”.
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Fonte: Israele.net