2 aprile 2021
Utilizzando immagini 3D e tecnologia digitale, gli archeologi della Israel Antiquities Authority sono giunti a nuove conclusioni che potrebbero risolvere l’antico mistero delle migliaia croci incise su alcune pareti della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e che finora venivano spiegate come graffiti fatti dai pellegrini. “Questo fenomeno unico ci ha sempre lasciati perplessi” ha detto alla Reuters Amit Re’em, capo del distretto Gerusalemme dell’Authority per le Antichità. I nuovi studi dimostrano che i simboli religiosi sono stati creati da un ristrettissimo numero di persone. “Abbiamo constatato che tutte le croci hanno la stessa profondità e persino il marchio dello scalpellino – spiega Re’em – Probabilmente solo due o tre artigiani hanno fatto tutte quelle croci. Quindi non sono generici graffiti, ma qualcosa di più organizzato”. L’ipotesi è che fosse consuetudine dei pellegrini medioevali pagare degli scalpellini specializzati perché praticassero l’incisione, a nome del fedele, nel luogo più sacro per la cristianità.
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