13 giugno 2019
Ha preso avvio mercoledì in Israele, e durerà fino al 22 giugno, la Settimana del libro ebraico, con centinaia di eventi che si terranno in tutto il paese: conferenze, dibattiti, firme degli autori ecc. A Tel Aviv la maggior parte degli eventi ha luogo in Piazza Rabin, a Gerusalemme presso la Prima Stazione, a Haifa nell’Auditorium Merkaz HaCarmel. Per l’occasione, la Biblioteca Nazionale d’Israele ha diffuso un rapporto da cui risulta un aumento del 35% nella pubblicazione di libri in Israele dal 2008 al 2018, anno in cui sono stati pubblicati 8.571 libri, circa 2.000 in più rispetto a dieci anni prima e 879 in più rispetto al 2017. Del totale di titoli pubblicati l’anno scorso, 1.045 sono per bambini (11 in meno rispetto al 2017). Raddoppiato nell’ultimo decennio il numero di libri destinati a bambini con disabilità e necessità speciali. Nonostante il boom di internet, è rimasto costante il numero di manuali, tra cui testi di cucina, guide escursionistiche e guide fitness. Nel 2018 la Biblioteca Nazionale ha ricevuto anche 430 nuovi e-book e 550 audio-libri. Più di 400 le biografie pubblicate nel 2018 (+20% rispetto al 2017), di cui 48 riguardanti sopravvissuti alla Shoà scritte da familiari di seconda o terza generazione. Il 91% dei libri catalogati dalla Biblioteca Nazionale d’Israele sono stati pubblicati in ebraico, il 3,9% in inglese, il 2,9% in arabo, l’1,1% in russo. Complessivamente nel 2018 in Israele sono stati pubblicati libri in 22 lingue diverse. La maggior parte delle traduzioni pubblicate in Israele erano originariamente in inglese, seguite da quelle dal tedesco (4,1%), dal francese (4%), dall’arabo (1,1 %), dallo svedese (1%). L’altro 27,2% delle traduzioni proviene da 30 lingue diverse, per la maggior parte europee.
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Fonte: Israele.net