12 novembre 2019
Elazar Cohen, commissario israeliano per l’Expo 2020, ha illustrato i progetti per il padiglione israeliano che mira a presentare le innovazioni tecnologiche, scientifiche e agricole del paese ai 25 milioni di visitatori previsti nell’edizione della fiera mondiale che si terrà il prossimo anno a Dubai. Cohen ha spiegato che il vero target del padiglione israeliano saranno gli abitanti stessi degli Emirati Arabi Uniti e la maggioranza di visitatori arabi. “C’è curiosità mista a preoccupazione per questa cosa chiamata Israele – ha detto Cohen lunedì in un briefing al Ministero degli esteri – e noi vogliamo mitigare quella preoccupazione. Vogliamo mostrare che Israele è un paese aperto, un paese democratico, un paese che rispetta tutti i suoi cittadini e dove ognuno può giocare il proprio ruolo”. La presentazione, accompagnata da un video promozionale in inglese, ebraico e arabo realizzato da un’eminente personaggio televisivo arabo-israeliano, è stata tenuta all’indomani della decisione del governo israeliano di confermare ufficialmente la partecipazione a Expo 2020 stanziando il budget necessario. Per sei mesi, il padiglione israeliano alla fiera mondiale di Dubai darà allo stato ebraico una rappresentanza di fatto negli Emirati Arabi, paese che non ha rapporti diplomatici ufficiali con Israele.
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